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14/12/2022 - Libera il Giusto con Gusto
Via Vittorio Emanuele 192/194
CheeseLab salone del gusto organizza a Palermo, per mercoledì 14 dicembre 2022, nel ristorantino territoriale ed etico di Via Vittorio Emanuele 192/194, un apericena speciale dedicato al sostegno di Amnesty International, l'organizzazione internazionale che agisce per la difesa dei diritti umani.
CheeseLab, innovativo progetto di Gianluca Ferba e Riccardo Bavaglio che punta a valorizzare le eccellenze della produzione food a filiera corta e chilometro zero, offrirà ai sostenitori del Gruppo Italia 243 di Amnesty International una serata all'insegna del gusto ma con l'obiettivo di contribuire economicamente al sostegno del movimento. Il contributo minimo richiesto, da versare direttamente agli attivisti di Amnesty è di 20,00 euro.
La serata avrà inizio alle 19:00 con la produzione diretta di formaggi freschi alla quale gli avventori potranno assistere, si passerà poi nel saloncino del ristorante dove gli attivisti di Amnesty presenteranno Write for Rights la campagna mondiale di Amnesty International dedicata a singole persone vittime di violazioni dei diritti umani e dove subito dopo sarà servito l'apericena.
Il buffet oltre ai formaggi freschi appena prodotti prevede formaggi stagionati, 2 assaggi di pasta, un ricco tagliere di formaggi, bruschette, prodotti sott'olio e salumi accompagnati da 4 tipi di vino e, per finire, cannoli scomposti. I prodotti saranno rigorosamente bio e locali.
Gli attivisti di Amnesty invitano i loro sostenitori a prenotare presto la loro partecipazione perché i posti disponibili sono solo 30.
Per info e prenotazioni:
- Email:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel 351.8466892 - fb: @amnestypalermo243; - cheeselabsalonedelgusto.it - tel 380.4796285
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Serata di solidarietà alle donne e al popolo dell'Iran venerdì 7 ottobre 2022 al Rouge et Noir.
Alle 20.30 Lucia Goracci, inviata del Tg1 e corrispondente Rai da New York sarà con noi in collegamento prima della proiezione del film "Gli orsi non esistono" – in programmazione nelle nostre sale già dal giorno prima – e parlerà, sulla base della sua esperienza sul campo, della drammatica situazione repressiva nel paese mediorientale. Interverranno per portare la loro testimonianza Anna Maria Balistreri e Lavinia Sposito che hanno organizzato nello stesso pomeriggio a Palermo il flashmob Una luce per l'Iran.
Il film "Gli orsi non esistono" del regista Jafar Panahi, in carcere da luglio, racconta con coraggio e senza censure, per la prima volta, i soprusi del regime ai danni della popolazione iraniana, le cui donne in particolare sono private di qualsiasi elementare libertà, come le tremende vicende di cronaca di queste settimane ci hanno tristemente confermato. Il film presentato in concorso all'ultima Mostra del cinema di Venezia ha ricevuto il Premio speciale della Giuria; gli attori Mina Kavani e Reza Heydari alla cerimonia di premiazione hanno ritirato il Leone per Panahi, dedicandolo al "potere del cinema"; sono stati accolti da un lunghissimo applauso e da una commossa standing ovation. Nel 2010 Panahi aveva subito una condanna che lo obbligava a non girare film, gli impediva di uscire dal paese e di avere contatti con i media. Nonostante il divieto, Panahi è riuscito a girare la sua opera.
Data l'importanza dell'appuntamento il prezzo del biglietto, nonostante il fine settimana, sarà per tutti di 5,50 euro.
Le foto dell'evento:
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Il gruppo 243 di Amnesty International di Palermo era presente alla manifestazione.
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Video di Rosaria "...andiamoci a prendere questa libertà " . "La rabbia bisogna canalizzarla .... in energia" |
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21/05/2022 - Presidio di solidarietà alla IUVENTA
Gli Iuventa 10 sono un gruppo di volontari, un equipaggio di soccorritori composto da capitani, paramedici, vigili del fuoco, studenti, sviluppatori informatici e un astrofisico. Hanno scelto di essere testimoni oculari e di mettersi a disposizione per salvare vite nel Mediterraneo centrale.
Accusati di “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”, rischiano fino a 20 anni di carcere. Nonostante le prove, compreso il rapporto pubblicato da Forensic Architecture nel 2018, che mostrano come abbiano agito solo per salvare vite umane, le indagini sono in corso da tre anni.
Le operazioni umanitarie di cui sono stati protagonisti anche i 10 volontari della Iuventa indagati hanno consentito di soccorrere oltre 14.000 persone in pericolo.
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Leggi tutto: 21/05/2022 - Fermiamo l'esecuzione della condanna a morte di Ahmadreza Djalali